Mi/ti rispetto. Campagna per il rispetto. Per le matricole UNIVR
Descrizione del Progetto e Informazioni sul Laboratorio Didattico
Obiettivi
Si rinnova il percorso rivolto alle matricole universitarie per diffondere la cultura dell’attenzione, del rispetto e della non violenza.
Il titolo dell’iniziativa “Conoscere Mi/Ti Rispetto” è di per sé esplicativo dell’obiettivo generale: la promozione della cultura del rispetto e dell’accettazione delle differenze. Il progetto, già nella sua prima edizione, ha permesso di identificare le principali forme di violenza nelle relazioni, specie in quelle create in rete, mezzo di comunicazione ormai imprescindibile nelle vite di tutte e tutti, in particolare di ragazze e ragazzi.
Le persone partecipanti, partendo anche da esperienze personali di racconto e ascolto, potranno approfondire vari argomenti con l’obiettivo di diventare, in futuro, “educatrici/educatori tra pari” per le matricole degli anni a venire. Nell’edizione 2022/23 la metodica utilizzata ha permesso di far emergere vari contenitori tematici e creare alcuni strumenti concreti di divulgazione interamente ideati dalle/dai partecipanti (come cinque podcast presenti nella pagina dell’iniziativa e materiali cartacei in distribuzione nei vari edifici universitari).
Partenza, durata e prospettive future
Il progetto, giunto nell’anno accademico 2023/24 alla seconda edizione, dopo l’esperienza pilota, si rivolge oggi a 25 matricole, di diverso genere e appartenenti ai diversi ambiti disciplinari dell’Ateneo. Gli incontri della nuova edizione inizieranno a fine ottobre 2023 a Palazzo Giuliari, sede del Rettorato. L’Università di Verona vorrebbe far diventare “Conoscere MI Ti Rispetto”, anno dopo anno, un punto di riferimento per un confronto costruttivo sui temi del rispetto e della non violenza. Un’opportunità a disposizione della nostra Comunità utile a identificare le forme di violenza e immaginato per individuare strumenti concreti per affrontarle e contrastarle.
Le iscrizioni si effettueranno online dal 20 settembre al 16 ottobre e prevedono la partecipazione di 25 matricole per le quali si suggerirà ai Collegi didattici dei diversi Corsi di studio di concedere 3 crediti CFU.
Iscrizione al laboratorio didattico
Il modulo per le iscrizioni sarà accessibile fino al 16 ottobre 2023
Responsabile progetto
Nicoletta Zerman, delegata del Rettore alla Comunicazione e rapporti istituzionali, che ha ideato e proposto il progetto nella sua veste di delegata dell'Università di Verona nella Commissione della CRUI per le tematiche sulla parità di genere.
Coordinamento progetto
Chiara Antonioli, Donata Gottardi, Roberto Leone.
Partecipano al progetto: Marco Archivetti (comunicazione visiva), Paolo Rucci (pagina web), Olga Forlani (supporto tecnico per il concorso fotografico), Maurizia Pezzorgna (supporto su Myunivr).
Patrocinio
Consiglio degli Studenti dell’Università di Verona, referente per il progetto: Laura Bergamin
Uno scatto gentile
Concorso aperto alla comunità universitariaNell'ambito della Giornata mondiale della Gentilezza (13 novembre).
Il nostro Ateneo, con l’occasione e per valorizzare e proseguire il percorso di sensibilizzazione, ascolto e riflessione intrapreso in questi anni, lancia il Concorso fotografico “Inviaci uno scatto gentile. Raccontandoci cos’è per te la gentilezza” riservato a studentesse e studenti, dottorande/i, specializzande/i e alla comunità docente e tecnico amministrativa dell’Università di Verona.
Scopri come partecipare su www.myunivr.univr.it
Scadenza 13 ottobre 2023, ore 12.00
Laboratorio didattico AA 2023-2024: date, orari, sede, docenti
Orario di tutti gli incontri: dalle 14.00 alle 16.00.
Luoghi degli incontri: sala Barbieri e sala degli Scaligeri, Palazzo Giuliari (Rettorato), via dell’Artigliere 8.
Di seguito i titoli dei quattro incontri con le date, si è scelto di variare il giorno per favorire la frequenza, e i nomi delle/i docenti che saranno presenti (altri docenti e tutor potranno comunque partecipare considerando che non si tratta di lezioni frontali ma di didattica con modalità interattiva).
Martedì 24 ottobre 2023, Sala degli Scaligeri
Conoscere “Mi/Ti rispetto”. Tra il dire e il fare
Studentesse e studenti del progetto “Conoscere MI/TI Rispetto 2022”
Alessandra Cordiano (Referente alla Sostenibilità Sociale Univr e Professoressa di Diritto Privato)
Nicoletta Zerman (Delegata alla Comunicazione e ai Rapporti istituzionali Univr)
Martedì 7 novembre 2023, Sala Barbieri
C'é tutto un mondo intorno
Sara Gini (Avvocata, Associazione "Telefono Rosa")
Emilia Greco (Avvocata, Associazione "Telefono Rosa")
Maria Magotti (Insegnante, Associazione "Isolina e...")
Marisa Mazzi (Presidente, Associazione "Isolina e...")
Donata Gottardi (Consigliera del Rettore Tavolo sindacale e Garante Componente Studentesca univr)
Roberto Leone (Consigliere del Rettore Tavolo sindacale univr)
Martedì 14 novembre 2023, Sala Barbieri
Immagini che parlano. Rappresentazioni della violenza
Chiara Antonioli (Responsabile della Comunicazione visiva univr)
Federica De Cordova (Ricercatrice di Psicologia sociale)
Martedì 21 novembre 2023, Sala Barbieri
Disagio? Affrontiamolo
Michela Nosè (Professoressa di Psichiatra e Presidente del Comitato Unico di Garanzia univr)
Martedì 28 novembre 2023, Sala degli Scaligeri
Disabilità. Uno sguardo oltre il pregiudizio
Angelo Lascioli (Professore di Pedagogia speciale)
Martedì 5 dicembre 2023, Sala Barbieri
UNI4Equity. Contro le molestie sessuali
Stefano Porru (Professore di Medicina del Lavoro)
Al di là del flaming. Superare la violenza relazionale online
Roberta Silva (Professoressa di Pedagogia speciale)
Crediti Formativi Universitari (CFU)
I collegi didattici saranno invitati ad assegnare alle/ai partecipanti 3 CFU
I podcast della scorsa edizione
Introduzione
Nicoletta Zerman, delegata del Rettore alla Comunicazione e rapporti istituzionali.
Indifferenza
L’indifferenza è ormai una crisi globale e capirne le ragioni, l’espansione e le relative conseguenze è necessario per comprendere noi e le altre persone. La ricerca scientifiche stima l’apatia come una sofferenza diffusa tra le nuove generazioni. Per approfondire l’argomento abbiamo chiesto l’opinione del Professor Gosetti, docente dell’Ateneo di Verona, sociologo del lavoro.
Episodio a cura di Morris Marranzano.
Omofobia e tematiche LGBTQIA+
Alla luce delle recenti e scandalose aggressioni a diversi componenti della comunità LGBTQIA+ abbiamo concordato nell’affermazione il diritto di ogni persona a esprimere la propria sessualità e orientamento. Un percorso alla scoperta delle cause e degli effetti dell’omofobia, tra storie di resistenza ed esempi di vita, supportati da Massimo Prearo, docente, scienziato politico e coordinatore scientifico del centro di ricerca PoliTeSse dell’Università di Verona, da EIMÍ collettivo studentesco universitario e dalla sua fondatrice.
Episodio a cura di Anastasia Sirghe.
Cyberbullismo, cancel culture, revenge porn
“Leone da tastiera”, “cyberbullo”, “revenge porn” sono termini diventati d’uso comune nel mondo digitale. Numerosi casi di cronaca svelano che queste pratiche in rete hanno ricadute reali spesso drammatiche. Per comprendere le problematiche di un mondo sempre più interconnesso, ma spesso poco preparato alla tecnologia, abbiamo chiesto al docente e poliziotto Mauro Berti che con la sua lunga esperienza ha saputo delineare gli atteggiamenti e le azioni della “cittadinanza in rete”.
Episodio a cura di Nicole Laner Lanza.
Malattie invisibili
Com’è la vita di chi lotta e sensibilizza l’opinione pubblica nei confronti di malattie che, all’apparenza, sembrano invisibili? Complicata, dolorosa e difficile da comprendere. Sabrina Diazenna ci racconta la sua IBD (Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale) portandoci nel suo mondo. Attraverso la sua testimonianza è possibile comprendere la condizione di una persona affetta da questa patologia e imparare a conoscere un nuovo aspetto di questo tema ancora poco esplorato.
Episodio a cura di Sabrina Diazzenna.
Violenza di genere
Africa ed Europa: due continenti. Burundi e Italia: due Paesi lontani ma, per certi versi, simili. In entrambi la violenza nei confronti delle donne è quotidiana. Nel nostro Paese ci stiamo abituando ai resoconti di violenza, odio e gelosia. Il racconto di Sun Snella Irakoze è supportato dalle due avvocate Sara Gini e Marisa Mazzi.
Episodio a cura di Sun Snella Irakoze.
Collaborazioni
Il progetto si avvale della collaborazione di due importanti Associazioni veronesi, “Isolina e…” e “Telefono Rosa”, che operano per prevenire la violenza sulle donne, per ciascuna delle quali di seguito forniamo una scheda sintetica delle attività che svolgono.
Isolina e…
“Isolina e…” è un’associazione di uomini e donne della società civile che si è costituita a Verona nel 2013 per contrastare il fenomeno intollerabile della violenza sulle donne e il femminicidio, convinti che bisogna combattere la cultura patriarcale con un’educazione basata sulla parità e sul rispetto reciproco. Cultura in cui questi comportamenti violenti affondano le radici e che ancora condiziona il nostro modo di essere e di pensare.
“Isolina e…” prende il nome da una ragazza di Verona barbaramente uccisa nel 1900 per salvare l’onore di un ufficiale di cui era rimasta incinta. Dopo di lei innumerevoli donne (più di 100 ogni anno da quando si è iniziato a contarle) sono state uccise da mariti, compagni, ex, parenti, perché non rispondevano alla loro immagine di donna, specchio di un Paese che ancora non rispetta la libertà e i diritti delle donne.
Servono interventi legislativi e sociali efficaci per fermare questo stillicidio, ma serve soprattutto un cambio di mentalità, e questo riguarda tutte e tutti. Per questo “Isolina e…” interviene soprattutto nelle Scuole, e in ogni altra situazione in cui si possa far riflettere su questa realtà, con incontri, mostre, convegni.
“Isolina e…” intende agire in nome di tutte le donne anche a livello giudiziario, costituendosi parte civile nei processi di femminicidio.
http://www.isolinae.it/
https://www.facebook.com/isolinaassociazione/
Telefono Rosa
“Telefono Rosa Verona” è un’associazione di donne e un Centro Anti Violenza riconosciuto dalla Regione Veneto. Le socie, tutte volontarie, sono circa una trentina tra operatrici di accoglienza, avvocate e psicologhe. Tutte seguono una formazione continua di eccellenza con professioniste di grande esperienza che si occupano di violenza di genere. Questa formazione ha l’obiettivo di “specializzare” le operatrici ma anche quello di renderle capaci di affrontare le telefonate con la necessaria lucidità senza farsi coinvolgere emotivamente.
Il lavoro si esplica attraverso l’ascolto, l’informazione, la sensibilizzazione e il sostegno alle donne che si rivolgono a “Telefono Rosa”. In questi anni l’associazione ha stretto convenzioni con vari Comuni della Provincia attraverso l’apertura di sportelli che permettono di collaborare con i servizi presenti sul territorio e di essere vicine alle donne che non risiedono in città.
“Telefono Rosa” offre vari servizi gratuiti quali l’ascolto telefonico, colloqui diretti, consulenze legali e psicologiche, fornisce informazioni sui servizi presenti sul territorio che possono essere utili alla donna, organizza gruppi di Auto Mutuo Aiuto, partecipando ad eventi e convegni sul tema della violenza sulle donne e portando avanti da anni esperienze di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole.
“Telefono Rosa” fa parte della Rete D.i.Re, Donne in Rete contro la Violenza, del Coordinamento Iris che raccoglie alcuni centri del Veneto, e aderisce al 1522, numero Anti violenza Stalking del Ministero per le Pari Opportunità.