Veronetta Contemporanea Festival Dal 4 al 15 GIUGNO 2024
Veronetta Contemporanea Festival nasce all’incrocio di due importanti progetti del nostro Ateneo.
Da una parte c’è Contemporanea, un progetto che, tenendo al proprio centro la collezione di opere di arte contemporanea della collezione AGI-Verona, presenti in mostra permanente negli spazi del Polo Santa Marta a Veronetta, ha sviluppato una piattaforma transdisciplinare e una serie di iniziative intese a riflettere sui saperi e linguaggi del contemporaneo, non destinate a restare chiuse nell’ambito della ricerca specialistica ma a promuovere l'interazione tra ricerca e società civile per generare conoscenza e pensiero critico, così da cogliere le sfide e le opportunità che il nostro tempo ci pone.
Dall’altra parte c’è appunto il quartiere di Veronetta, al quale l’Ateneo rivolge uno sguardo privilegiato, non solo perché in esso risiedono alcuni dei suoi gangli fondamentali, dal Rettorato ai Dipartimenti umanistici ed economici, ma per il particolare impasto sociale e culturale del quartiere, nel quale la base tradizionale dei residenti veronesi convive con un’importante quota di popolazione immigrata, nonché con la presenza, giornaliera o continuativa, di studenti e di lavoratori interni all’Università. Se si aggiunge a questo il notevole numero di associazioni con finalità sociali e/o culturali presenti nel quartiere e la presenza del Teatro Camploy, “punta avanzata” della progettualità del Comune dedicata allo spettacolo contemporaneo, Veronetta si configura come un ideale laboratorio di integrazione delle varietà sociali e della diversità culturali, rispetto al quale l’Università intende porsi non soltanto nella posizione di “osservatorio” scientifico, ma anche come agente attivo di promozione e organizzazione di attività volte a stimolare l’incontro, la sinergia, la coesione civile, nell’ottica lungimirante, promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca, di un impatto sociale e culturale dell’università nella società. L’università, infatti, può e deve farsi facilitatrice di un incontro tra sapere e cittadinanza, attraverso la divulgazione ma anche attraverso un’azione più incisiva, quella cioè di essere essa stessa uno spazio pubblico, di offrirsi ai cittadini e alle cittadine come luogo in cui ricostituire relazioni di confronto, di condivisione, e di cura del mondo che abbiamo in comune, il quale, oggi più che mai ha bisogno di essere rivitalizzato, rigenerato.
In questo quadro Veronetta Contemporanea Festival si pone da una parte come “vetrina” di possibili declinazioni dei linguaggi contemporanei attraverso eventi musicali, performativi, cinematografici, di ambito sia locale che nazionale, ma anche attraverso momenti di riflessione e dialogo; dall’altra, sia come occasione di coinvolgimento delle varie componenti del quartiere che di incontro dell’intera città con il quartiere stesso.
Vi aspettiamo.
Olivia Guaraldo e Nicola Pasqualicchio
Programma - Giugno 2024
- Martedì 4
- Mercoledì 5
- Giovedì 6
- Venerdì 7
- Sabato 8
- Domenica 9
- Lunedì 10
- Martedì 11
- Mercoledì 12
- Giovedì 13
- Venerdì 14
- Sabato 15
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti (dove non altrimenti indicato).
Martedì 4 giugno
Apertura Festival e inaugurazione “Tracce di Quartiere, Veronetta – Mostra d’ascolto” mostre
Con la collaborazione di Polimorfica APS
Polimorfica è entrata in relazione con vari abitanti del quartiere di Veronetta, rilevando il bisogno di narrazione - soprattutto della fascia longeva - e pertanto dell’ascolto, quale forma di arricchimento esperienziale e atto primario costruttore di relazioni. Il progetto si è esteso anche ai piccoli, incentivando - in questo caso - la creazione di storie inventate, quali proposte fantastiche sul quartiere. Dopo la fase di registrazione scritta delle storie di adulti e bambini, Polimorfica ha sviluppato il proprio progetto assumendo il podcast quale ulteriore strumento di registrazione maggiormente dettagliato delle narrazioni e delle esperienze di quartiere.
Si tratterà, dunque, di una mostra non da guardare ma da ascoltare, in cui Veronetta apparirà, oltre che crocevia di culture, come un cosmo di stimoli sensoriali. Chiudendo gli occhi, sarà possibile lasciarsi attraversare dalle drammaturgie sonore delle sue piazze, le sue vie, le sue scenografie urbane.
Polimorfica APS è un’associazione di promozione sociale che promuove la partecipazione e l’attivazione comunitaria attraverso esperienze artistiche e culturali. Nata nel 2018 a Firenze, ha svolto attività prevalentemente in Toscana in ambito teatrale fino al 2019, con spettacoli partecipativi sia per un pubblico adulto che per bambini.
Dopo la pandemia, Polimorfica ha aperto un cantiere operativo nel quartiere di Veronetta, ove svolge attività di animazione sociale e attivazione civile.
Screenshot. I reel come istantanea del presente dialoghi
Con Michele Aiello (Zalab), Matteo Bonazzi (Università di Verona), Francesco Lughezzani (Circolo del Cinema di Verona), Alessandra Pantano (Università di Verona), Gianluca Solla (Università di Verona) e gli studenti del progetto di Orientamento filosofico “Il futuro al lavoro”.
Nel corso dell’incontro sarà presentata un’interessante esperienza didattica: un corso di filosofia, coordinato da docenti dell’Università di Verona, rivolto a studenti e studentesse di Istituti tecnici, affiancati da tutor che li hanno guidati nella realizzazione di reel sui temi filosofici delle lezioni.
Ne è venuta fuori una panoramica caleidoscopica di grande interesse, fatta di nuovi linguaggi e passioni, a volte molto forti, che è anche un ritratto inatteso del tempo che viviamo.
Al termine della presentazione del progetto, i 59 minuti complessivi dei lavori realizzati dagli studenti verranno presentati al pubblico.
La ballata dei beati perseguitati. Teatro di parola, musica e burattini spettacoli
Di Gigio Brunello.
Con Gigio Brunello (baracca e burattini), Rosa Brunello (contrabbasso), Luca Tapino (trombone), Enrico Terragnoli (chitarre).
Baracca e burattini si prestano, con coraggiosa irriverenza, a diventare lo scenario inedito di un colloquio tra il burattino più famoso del mondo e il Figlio dell’Uomo, intorno a una delle più toccanti beatitudini del Vangelo, quella che rende omaggio ai perseguitati a causa della giustizia. Gesù e Pinocchio ci sorprendono per quante cose hanno da dirsi, non si fermerebbero più, parlano, parlano, dietro le sbarre, attraverso i muri, non cessando di evocare, dal fondo delle loro celle buie, luminosi paesaggi di amore e libertà.
Gigio Brunello, veneziano, è autore di teatro, attore e burattinaio. Per la sua attività di sperimentazione e innovazione nel teatro di figura ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero, dove parecchie sue opere sono state tradotte e rappresentate. Negli ultimi dieci anni, spesso in collaborazione con il regista Gyula Molnar, ha presentato al pubblico, con il linguaggio dei burattini, delle maschere della Commedia dell’arte e del teatro di figura, spettacoli originali e rivisitazioni di classici, da Goldoni a Nievo, Büchner, Shakespeare e Leopardi.
Chameleons. Parola d’ordine: cambiamento spettacoli
Compagnia ErsiliaDanza, coreografia di Laura Corradi.
Con Tommaso Cera, Alberto Munarin, Gessica Perusi e Midori Watanabe.
Cambiare treno, cambiare casa, cambiare lavoro, cambiare strada, cambiare idea, cambiare obiettivo. Non si vive se non si cambia, se non ci si adatta alle continue mutazioni della realtà che ci circonda. Eppure il cambiamento non è una cosa facile, richiede coraggio e determinazione. In questa coreografia Laura Corradi ci racconta il cambiamento attraverso i corpi, le loro esitazioni, i loro slanci, la tensione tra il persistere e il mutare, tra il presente e il futuro.
Sin dal momento della sua fondazione da parte di Laura Corradi, nel 1988, ErsiliaDanza si è segnalata come una delle realtà più significative della danza contemporanea e del teatrodanza, in ambito nazionale e internazionale, con spettacoli come Vedrai come si biforca la cantina, Nella grande stanza centrale, Fumana Biancomuro, La Casa, Coppelia. Oltre alla produzione di spettacoli, ErsiliaDanza organizza eventi e crea contenitori con l’obiettivo di creare rete tra le compagnie di danza italiane ed europee, e dal 2022 organizza il Festival Forte Gisella in Danza, punto d’incontro di alcune tra le più interessanti proposte coreografiche degli ultimi anni.
mercoledì 5 giugno
Coraggio di cambiare, coraggio di danzare: Forte Gisella, un festival coraggioso dialoghi
Con Laura Corradi (ErsiliaDanza) e Nicola Pasqualicchio (Università di Verona).
La coreografa Laura Corradi e Nicola Pasqualicchio, docente di Discipline dello Spettacolo, conversano sulle nuove tendenze della danza italiana a partire dal festival Forte Gisella in Danza di cui Corradi è creatrice e organizzatrice e sul nuovo progetto di ErsiliaDanza dedicato al tema del coraggio.
Fluxus Concertazioni spettacoli
Con Mauro Dal Fior e Giuliano Ortolani.
Per George Maciunas, fondatore all’inizio degli anni Sessanta di Fluxus, “tutto è arte e tutti possono farne. L’arte deve occuparsi di cose insignificanti, deve essere divertente ed accessibile a tutti”.
Fluxus Concertazioni prevede l’esecuzione di vari events tratti da partiture originali di Yoko Ono, George Brecht, Allison Knowels, Mieko Shiomi, Giuseppe Chiari, George Maciunas, Ben Vautier, Emmett Williams, Philip Corner ed altri artisti Fluxus, molti dei quali usciti dai corsi di musica sperimentale di John Cage a New York. Mauro Dal Fior e Giuliano Ortolani faranno rivivere le partiture storiche per mezzo di pianoforti-giocattolo, recipienti d’acqua, non-strumenti, palloncini, giornali ed altri oggetti. Una sintesi fra la musica concreta e i gesti banali e quotidiani, che prevede anche l'interazione con il pubblico: il tutto quindi fra caso, gioco e ironia.
Mauro Dal Fior, poeta e performer, ha rivolto i suoi interessi artistici soprattutto alla poesia concreta e alle Avanguardie Storiche, facendosi interprete di una “poesia totale” che ha come mezzi espressivi il suono e il rumore, l’oggetto, il quadro, l’installazione, il gesto e il corpo. Ha partecipato a mostre di poesia visuale e mail-art, rassegne e festival di poesia sonora e di arti performative in Italia ed all’estero.
Giulio Ortolani, già attore nella Compagnia Teatro Perché di Giorgio Totola, si è laureato di recente discutendo una tesi dal titolo "Fluxus arte per tutti. Ubi Fluxus ibi motus".
Anima mundi spettacoli
Di e con Lucilla Giagnoni.
Anima mundi è un emozionante percorso tra filosofia, psicologia del profondo, scienza e poesia, interamente dedicato a Giacomo Leopardi, che ne costituisce la silenziosa filigrana. L’autrice e interprete, Lucilla Giagnoni, conduce il pubblico alla ricerca di quell’anima del mondo con cui l’umanità dovrà ritrovare l’armonia per sottrarsi alla sofferenza che la strazia, al collasso che la minaccia.
Lucilla Giagnoni, allieva della Bottega di Vittorio Gassman e a lungo collaboratrice del Teatro Settimo di Gabriele Vacis, è autrice e interprete di un’originale forma di teatro monologante, più “filosofico” che narrativo, in cui i grandi temi dell’esistenza sono fatti oggetto di riflessioni che intrecciano la poesia e la scienza, le immagini della realtà presente con quelle che vivono nella profondità della nostra psiche.
giovedì 6 giugno
Ubi apis ibi salus. Api e monitoraggio ambientale dialoghi
Con Paolo Fontana (Fondazione Edmund Mach) e Linda Avesani (Università di Verona).
Coordina Emanuele Fiorio.
L’entomologo Paolo Fontana, ricercatore presso la Fondazione Edmund Mach e presidente della World Biodiversity Association e Linda Avesani, docente di Genetica agraria, affronteranno i temi legati al mondo delle api e alla loro importanza per la sostenibilità anche in ambiente urbano. Si parlerà anche del loro ruolo come bioindicatori della biodiversità e del benessere ecosistemico.
L'evento è realizzato in collaborazione con E'VRGeen Week il cui programma è online http://www.evrgreen.it/.
Classico contemporaneo: Alcesti in Veenetken dialoghi
Francesco Maino (scrittore) dialoga con Federico Barbierato (Università di Verona) e Giuseppe Sandrini (Università di Verona) sul suo romanzo “I morticani”
Come sempre, Veronetta Contemporanea dedica un incontro alla contemporaneità della cultura classica, delle sue opere, dei suoi miti. Lo fa, quest’anno, attraverso la singolare rivisitazione del mito di Alcesti su cui si incentra l’ultimo romanzo di uno dei nostri narratori più originali, Francesco Maino, ambientato nell’immaginario stato di Veenetken, dietro il quale nessuno faticherà a riconoscere il ritratto tragicomico della nostra regione. Conversano sul libro, assieme all’autore, Federico Barbierato, docente di Storia moderna, e Giuseppe Sandrini, docente di Letteratura italiana contemporanea.
Benché la sua produzione narrativa sia parsimoniosa (in dieci anni due romanzi e qualche prosa breve), Francesco Maino, avvocato nativo di Motta di Livenza, si è segnalato fin dalla prima opera, Cartongesso (2014), vincitrice del Premio Italo Calvino, come voce tra le più originali del nostro panorama letterario, in virtù di una lingua inventiva ed “inventata”, di grande efficacia espressiva. Qualità che si ritrova ancor più accentuata nei Morticani, assieme a una spietata vis comica.
Questo profumo che oggi è nell’aria. Stefano Dal Bianco legge la sua poesia poesia
Conduce Massimo Natale (Università di Verona).
Docente di letteratura e studioso di poesia italiana (con particolare attenzione, tra i contemporanei, ad Andrea Zanzotto), Stefano Dal Bianco è anche poeta in proprio. Della sua ultima raccolta poetica, Paradiso, che vede come protagonisti l’autore e il suo cane Tito, Umberto Fiori, poeta ospite di Veronetta Contemporanea 2023, ha scritto: “La coppia cane-padrone – nella sua leggerezza e potenziale convenzionalità – rimane memorabile, e vivissima, nella mente e nel cuore del lettore. Cosa rara, in un libro di poesia”. Dal Bianco intervallerà il dialogo con Massimo Natale, docente di Letteratura italiana, con la lettura di alcune poesie.
venerdì 7 giugno
Black Music Revolution: Ray “The Genius” Charles dialoghi
Con Giampaolo Rizzetto (critico musicale), Mauro Dal Fior e il Dirty Sound Sextet.
A presentazione del concerto che seguirà in serata, il critico musicale Giampaolo Rizzetto, esperto di popular music, introdurrà la figura di Ray Charles, uno dei massimi talenti musicali del Novecento, geniale “navigatore” tra i generi del soul, del gospel, del rhythm and blues, del jazz, del pop. Non vedente dall’età di sei anni, il cantante e pianista statunitense portò al successo moltissime canzoni, grazie alla sua voce unica, che sembrava a volte simile a un sassofono, e esercitò un’influenza decisiva su grandi artisti come Elvis Presley, Aretha Franklin, Stevie Wonder. Il racconto di Rizzetto sarà intervallato da letture di Mauro Dal Fior.
The Genius of Ray Charles musica
Concerto del Dirty Sound Sextet, con Davide Agnoli (sax), Lino Bragantini (trombone), Cecio Ceriani (basso e chitarra), Stephanie Ocean Ghizzoni (voce), Roberto Gorgazzini (piano e organo), Alberto Olivieri (batteria).
Dopo il successo del concerto dedicato l’anno scorso a Frank Zappa, torna in formazione rimaneggiata il Dirty Sound Sextet guidato da Cecio Ceriani, per rendere omaggio a Ray Charles, regalando le proprie affascinanti sonorità ad alcuni grandi successi di “The Genius”. Si ripercorreranno così le tappe fondamentali della carriera del musicista, nel nome dello spirito del blues, esplorato in forme e strutture sempre diverse, e che risuona attraverso tutti gli stili che Charles ha attraversato, dal rock al jazz al soul fino alla musica country.
sabato 8 giugno
Visita guidata alla mostra Contemporanee/Contemporanei Mostre
A cura di Urbs Picta.
Teatro e scienza dialoghi
A cura di Spazio Teatro Giovani, con Silvia Masotti (Spazio Teatro Giovani), Camilla Zorzi (Spazio Teatro Giovani), Nicola Pasqualicchio (Università di Verona).
Prendendo il via dal testo di Stefano Massini Manhattan Project, che andrà in scena al Parco di Santa Toscana nella rassegna curata da Spazio Teatro Giovani, le registe e pedagoghe teatrali Silvia Masotti e Camilla Zorzi dialogheranno con Nicola Pasqualicchio, docente di Discipline dello spettacolo, sul rapporto tra scienza e teatro e su altri drammaturghi che hanno posto la scienza al centro della loro attenzione, dal Brecht di Galileo al Frayn di Copenaghen.
Presentazione del concerto “Il suono ritrovato” dialoghi
Con Pier Alberto Porceddu Cilione (Università di Verona), Gabriele Dal Santo, Luigi Marasca, Martina Dalla Stella
Pier Alberto Porceddu Cilione, docente di Estetica delle arti contemporanee, in dialogo con i musicisti Gabriele Dal Santo e Luigi Marasca e con la pittrice Martina Dalla Stella, presenta il concerto/performance serale, dedicato al “ritrovamento” del suono nel Novecento dopo le avanguardie.
Il suono ritrovato dopo le avanguardie musica
Con Luigi Marasca (clarinetto), Gabriele Dal Santo (pianoforte), Martina Dalla Stella (pittrice) .
A cura dell’Accademia Filarmonica di Verona.
Nel corso del concerto saranno eseguiti:
- ROBERT MUCZYNSKI - Time pieces for clarinet and piano Op. 43
- KAIJA SAARIAHO - Duft per clarinetto solo
- KARL HEINZ STOCKHAUSEN - Tierkreis versione dell’autore per clarinetto e pianoforte
con la partecipazione di Martina Dalla Stella - MAGNUS LINDBERG - Acequia madre per clarinetto e pianoforte
- ORAZIO SCIORTINO - Nachtstück per clarinetto e pianoforte prima esecuzione assoluta
Affiatatissimo duo di clarinetto e pianoforte, Luigi Marasca e Gabriele Dal Santo si sono esibiti, da soli o con altri musicisti, in un repertorio che spazia da Mozart all’Ottocento romantico, dal Novecento storico ai compositoi contemporanei e hanno dedicato un disco al repertorio “fantastico” per piano e clarinetto del XIX secolo.
Martina Dalla Stella, pittrice, pone al centro della propria ricerca artistica il corpo femminile e ama aprirsi al dialogo con altri linguaggi, in particolare la poesia e la musica.
domenica 9 giugno
Attraverso Veronetta. Passeggiata tra i palazzi storici lungo l’asse di via XX Settembre
a cura di ArtVerona.
Domenica 9 giugno, nell’ambito di Veronetta contemporanea festival, ArtVerona propone Attraverso Veronetta, una passeggiata lungo i palazzi storici di via Venti Settembre che si fa racconto.
Curiosità e immaginazione sono le due chiavi di lettura per approcciarsi al percorso: i palazzi, infatti, sono visitabili solo dall'esterno in un'atmosfera "magica", immersi nel silenzio di una delle grandi arterie della città, via Venti Settembre.
Veronetta è la rive gauche della città, un quartiere che sa coniugare la storia alla cultura contemporanea, che riporta al centro le istanze sociali, foriero di contaminazioni capaci di raccontare il nostro tempo. Un modello decentrato e inclusivo di warm city nel quale si sviluppano ambienti urbani umanizzati e ricondotti alla loro funzione di partecipazione e socialità autentiche.
Il percorso è a cura di Maria Marinelli e sarà guidato da Giulia Adami.
Ritrovo piazza Santa Toscana (ex Edicola)
Ore 18:00 e ore 19:00
Registrazione obbligatoria
https://form.jotform.com/231343288990362
Voci e immagini della città: Veronetta ci sorprende dialoghi
a cura di Riciak Cinema di comunità con Babilonia Teatri.
Dopo aver lavorato con un gruppo di studenti universitari alla scoperta di alcuni aspetti del quartiere di Veronetta, e in preparazione dello spettacolo itinerante “Polis/City/Città”, che presenteranno in settembre nelle vie del quartiere, Valeria Raimondi e Enrico Castellani di Babilonia Teatri riflettono, in collaborazione con Riciak, su suoni, immagini, luoghi e storie di una Veronetta “sorprendente”.
Fondata nel 2005, la compagnia Babilonia Teatri si è subito segnalata per le sue drammaturgie e per la recitazione al di fuori dei canoni, non solo del teatro tradizionale, ma anche di quello di ricerca, diventando anche all’estero una realtà rappresentativa del nuovo teatro italiano degli anni 2000 e vincendo in patria numerosi premi prestigiosi. La vocazione politica e sociale, ma anche “pop”, del duo Raimondi-Castellani non si è mai adagiata su schemi precostituiti, e ha mantenuto il proprio teatro aperto alle sollecitazioni di altri linguaggi e alla contaminazione con il mondo “reale”.
lunedì 10 giugno
Mangrovie. Scultura Teatrale spettacoli
performance a cura di Dario Bellini
Coppie di performer, dislocate in spazi diversi. Ciascuna di esse attiva scambi brevi, uno scambio lungo e alcuni brevissimi. Non c’è un ordine narrativo, alcune cose ritornano, altre piovono come lattine vuote sull’asfalto. Il pubblico fa il montaggio, muovendosi e incontrando le coppie. In uno degli scambi si parla delle idee che sono come le mangrovie. Gli attori sono vestiti con abiti che assemblano giacche con tante maniche, alcune fino a terra. L'azione richiede sette coppie di attori dislocate in luoghi diversi dello spazio, le stanze, i corridoi, le scale, gli androni e i cortili, in un arco temporale che può allungarsi ad libitum. Intercettano gli spettatori e si attivano ad intervalli variabili. Ad un certo punto confluiscono progressivamente in un'area adatta e si addensano in un'unica mangrovia.
Dario Bellini è un artista che opera dagli anni Novanta in forma individuale e di gruppo. Il gruppo ha come motore attivatore il teorico, storico dell’arte e critico d’arte Elio Grazioli, che negli anni Novanta animava la Galleria Continua di San Gimignano con dibattiti e convegni cui venivano regolarmente invitati vari artisti, tra cui Dario Bellini, Aurelio Andrighetto e Gianluca Codeghini. I convegni avevano una forte valenza performativa con presentazioni multimediali che comprendevano immagini, suoni e installazioni. Gli scambi, suggestioni, lettere, dialoghi e interpretazioni estetiche e culturali si infittiscono e si sedimentano fino a che, nel 2005, i quattro decidono di costituire Warburghiana, progetto concepito secondo due filoni, il “concerto sinottico” e il “desktop” (inteso come scrivania reale e virtuale). In seguito Bellini si dedica a una forma di performance che definisce “scultura teatrale”, in cui i corpi dei performer passano dall’immobilità della statua all’interazione con lo spettatore.
Ecce Homo. Il processo a Gesù dialoghi / spettacoli
Conferenza-spettacolo dedicata a Claudio “Bifo” Bassi, con Luigi Garofalo (Università di Padova) e Alberto Maggi (teologo e biblista). Letture di Marco Campedelli (narratore e teologo) e immagini e ascolti di Bifo Combo.
Conducono Augusto Barbi (teologo e biblista) e Carlo Pelloso (Università di Verona).
Incontro promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Verona.
L’incontro è dedicato a Claudio “Bifo” Bassi, stimatissimo chirurgo, professore universitario, cantautore e appassionato lettore di testi biblici e teologici, recentemente scomparso. E proprio il tema di uno dei suoi ultimi lavori (concerto e disco), Il complotto, cioè il processo a Gesù e i suoi ultimi giorni di vita, sarà al centro del dialogo, a cui contribuiranno il teologo e biblista Alberto Maggi e il docente di Diritto Romano Luigi Garofalo, autore del recente volume Introduzione al processo a Gesù (2023). L’incontro sarà coordinato dal biblista Augusto Barbi e da Carlo Pelloso, docente di Diritto Romano. Il dialogo sarà intervallato da letture del narratore Marco Campedelli e dall’ascolto di registrazioni delle canzoni di Bifo.
Nostalgia d’indivisibile. Patrizia Valduga legge la sua poesia poesia
conduce Massimo Natale
Già dal suo esordio (Medicamenta, 1982) Patrizia Valduga si è imposta come una delle voci più belle e riconoscibili della poesia italiana contemporanea.
Esploratrice del desiderio e dei suoi doppifondi, per Valduga «la poesia è come l’amore, è nostalgia d’indivisibile: entrambi si prefiggono un po’ di perdita di coscienza, un qualche smantellamento di quell’equilibrio infelice che è la nostra identità».
Fondatrice della prestigiosa rivista «Poesia», ha tradotto fra gli altri Donne, Valéry, Molière, Shakespeare e Pound.
Valduga intervallerà il dialogo con Massimo Natale, docente di Letteratura italiana, con la lettura di alcune poesie.
martedì 11 giugno
In principio era la rupe spettacoli
Compagnia Teatrale Universitaria Teatro a Rotelle. Regia di Jana Karšaiová e Nicoletta Vicentini.
Come di consuetudine, il festival ospita il debutto dell’annuale spettacolo della Compagnia d’Ateneo Teatro a Rotelle. Il testo prende vita da una ricerca sulla visione della disabilità nelle diverse epoche fino ad arrivare ai giorni nostri. Ispirato a vari testi storici, con qualche spunto drammaturgico mutuato da Variazioni sull’anatra di David Mamet, mette in luce come etichette e pregiudizi nascano e muoiano con le epoche o vengano in parte ereditati da quelle precedenti. Lo spettacolo è un viaggio nella storia della disabilità che ci mostra come sia necessario cambiare punto di vista per scoprire che in realtà un nuovo paradigma è possibile.
“Teatro a rotelle” è un gruppo studentesco dell’Università degli studi di Verona che fa attività teatrale.
Nasce nel 2016 da una sinergia fra alcuni studenti dell’unità operativa d’ateneo “Inclusione e accessibilità”, la regista Nicoletta Vicentini e il docente Massimo Salgaro del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere.
La compagnia, composta da studenti dell’ateneo veronese, è patrocinata dal Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e dal Dipartimento Culture e Civiltà.
Presentazione del concerto “Questi primi venti anni” dialoghi
con Markus Ophaelders (Università di Verona) e Orazio Sciortino.
A presentazione del concerto serale, dedicato a composizioni recentissime, tutte interne al nostro secolo, Markus Ophaelders, docente di Estetica e Filosofia dell’Arte e della Musica, dialoga con il compositore e pianista Orazio Sciortino.
Questi primi venti anni. Danze, ironie e rifacimenti nella musica pianistica di inizio 21° secolo musica
con Orazio Sciortino (pianoforte). A cura di Accademia Filarmonica di Verona
Orazio Sciortino propone un viaggio alla scoperta delle composizioni per pianoforte dei primi anni del nostro secolo:
- TIMO ANDRES (1985) - Colorful History (2021)
- THOMAS ADÈS (n. 1971) - 3 Mazurkas Op. 27 (2010)
- JÖRG WIDMANN (n. 1973) - Geburtstagswalzer (2012)
- PETER EÖTVÖS (1944 – 2024) - Dances of the Brush-Footed Butterfly (2012)
- TOSHIO HOSOKAWA (1955) - Mai - Alte japanische Tanzmusik (2012)
- FRANCESCO FILIDEI (n. 1973) - Preludio e Filastrocca (2011)
- ORAZIO SCIORTINO (n. 1984) - Promenades: 7 passeggiate immaginarie per sopravvivere ad una quarantena (2020)
- ORAZIO SCIORTINO - Quattro Pezzi da “L'Enfant et les sortilèges” di Ravel (2008 – 2016)
Pianista e compositore, Orazio Sciortino è stato nominato Composer of the Year agli International Classical Music Awards 2024. Collabora con importanti istituzioni musicali italiane ed estere: Teatro alla Scala di Milano, MiTo Settembremusica, Teatro La Fenice, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Fondazione Arena di Verona, Cantiere Internazionale di Montepulciano, Bologna Festival, Maggio Musicale Fiorentino, Sociedad Filarmonia di Lima, Festival di Ankara, Konzerthaus di Berlino, Megaron di Atene.
mercoledì 12 giugno
In caso di maltempo, sia l'evento delle 18.30 sia la proiezione delle 21.30 si terranno nell'Aula Magna del Silos di Ponente, sempre nel complesso del Polo Santa Marta
Storie e racconti d’immigrazione. Dibattito sulla salute mentale e le migrazioni Dialoghi
con Ibrahima Lo, scrittore del libro autobiografico "Pane e acqua. Dal Senegal all'Italia passando per la Libia", e la prof.ssa Michela Nosè, docente in Psichiatria presso Università degli Studi di Verona.
A cura di UDU, Unione degli Universitari di Verona. In collaborazione con il Consiglio degli Studenti.
Io capitano (2023) cinema
Regia di Matteo Garrone. Partecipa alla presentazione Ibrahima Lo.
A cura di UDU, Unione degli Universitari di Verona.
Leone d'Argento per la miglior regia all'ottantesima Mostra del Cinema di Venezia, candidato all’Oscar per il miglior film internazionale, Io capitano racconta l'odissea di due ragazzi africani che partono da Dakar con il sogno di raggiungere l'Europa, ma riusciranno a farlo solo attraversando l'orrore dei centri di detenzione. Un orrore che nemmeno il lieto fine può riscattare. Questo film di Garrone, molto apprezzato dalla critica come dal pubblico, conferma le sue qualità migliori: lo sguardo crudamente puntato su realtà di emarginazione, delinquenza, degrado, e un talento visionario che non contraddice, ma piuttosto esalta l’aspetto realistico, per certi versi quasi documentaristico del suo cinema. Il film si ispira alla vera storia di Ibrahima Lo, giovane senegalese, che sarà presente alla proiezione del film.
Matteo Garrone è uno dei maggiori autori del cinema italiano contemporaneo, regista di un capolavoro come Gomorra, e di altri film che hanno contribuito alla rinascita del nostro cinema, dall’Imbalsamatore a Dogman, fino alle “fiabe nere” Il racconto dei racconti e Pinocchio. Candidato all’Oscar e al Golden Globe, vincitore di un Leone d’argento a Venezia, è stato pluripremiato ai David di Donatello.
giovedì 13 giugno
Visita guidata di Santa Marta
a cura di Daniela Brunelli.
Presentazione della performance “Voci & Voci / Poesia & Poesia” dialoghi
con Patrizio Peterlini (Fondazione Bonotto).
Voci & Voci / Poesia & Poesia. L'avventura sonora del verso poetico poesia/spettacoli
con Agostino Contò, Mauro Dal Fior e Giovanni Fontana.
Le radici della poesia affondano nella vocalità. Poi per secoli la prosodia poetica tesse nella scrittura i suoi scenari ritmici tra suono e silenzio. Infine il Novecento delle avanguardie esplode tra acrobazie fonetiche e giochi onomatopeici, finché la «poesia sonora» non si delinea all’orizzonte nel suo percorso verso l’intermedialità. Le voci dei tre performer sveleranno i segreti acustici della creatività poetica.
All’attività di bibliotecario e di storico del libro, Agostino Contò ha affiancato quella di poeta sonoro e visivo e di curatore di mostre di poesia visiva. Ha declamato testi suoi e di altri in diverse performance, collaborando a riviste e collane poetiche.
Mauro Dal Fior, poeta e performer, ha rivolto i suoi interessi artistici soprattutto alla poesia concreta e alle Avanguardie Storiche, facendosi interprete di una “poesia totale” che ha come mezzi espressivi il suono e il rumore, l’oggetto, il quadro, l’installazione, il gesto e il corpo.
Giovanni Fontana, tra i più importanti esponenti della poesia visiva e sonora non solo in ambito italiano, teorico del rapporto tra oralità e scrittura nella performance poetica, ha preso parte ai maggiori festival internazionali di poesia sonora. Per Fontana il testo poetico è un organismo vivente, che si trasforma espandendosi nello spazio sonoro e colpendo tutti i nostri sensi.
Presentazione del film “La Ricerca” dialoghi
con Giuseppe Petruzzellis (regista) e Gianluca Solla (Università di Verona).
Il filosofo Gianluca Solla e il regista Giuseppe Petruzzellis dialogano sulla genesi del film La Ricerca e sul suo singolare valore poetico, tra visionarietà dell’immagine e materialità della natura: un cinema di poesia che raccoglie con delicatezza la testimonianza di un’installazione artistica senza precedenti.
La ricerca cinema
regia di Giuseppe Petruzzellis (2022).
Il film è ambientato nella provincia di Verona (Zevio, Lessinia, Adige) e nasce dalla storia e dell'opera artistica di Luigi Lineri. Da sessant'anni Lineri (oggi 86enne), raccoglie e cataloga sassi provenienti dal fiume Adige e dai monti della Lessinia. Nell'arco di oltre mezzo secolo, ha meticolosamente assemblato tra le mura della sua casa di Zevio, in provincia di Verona, un’installazione artistica unica nel suo genere. Decine di migliaia di ciottoli, accuratamente raggruppati per forme, simili a manufatti dell’età della pietra e simboli archetipici. Questi oggetti sono lo strumento con il quale ci conduce in un viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca delle origini dell'umanità, tra memorie primordiali e presagi per l’avvenire, provando a tessere un manifesto di speranza per il futuro. Tra arte e tecnica, mito e simbolo, la sua è una profonda riflessione sulla condizione umana, a partire dal nostro complesso rapporto con l'ecosistema. Un’indagine esistenziale poetica e visionaria, che guida il racconto di un lungometraggio a cavallo tra documentario e film sperimentale, impreziosito dalla colonna sonora originale di Nicolás Jaar, compositore di fama mondiale.
Giuseppe Petruzzellis, regista, è autore di diversi documentari e fondatore di Aplysia, un network di giovani professionisti specializzati in diversi settori della comunicazione audiovisiva e multimediale.
venerdì 14 giugno
Tracce di quartiere, Veronetta – Paesaggi sonori spettacoli
Installazione a cura di Polimorfica APS.
Partendo dalla decima puntata del podcast Storie di Quartiere, incentrata sulla descrizione sonora di Veronetta, verrà sviluppata una installazione sonora immersiva e interattiva attraverso cui esperire uditivamente il quartiere.
Uno specifico focus sonoro sarà dedicato al festival stesso; sarà infatti possibile selezionare un punto della mappa denominato "Festival Veronetta Contemporanea" dal quale sarà possibile ascoltare una traccia costituita dalle registrazioni di alcuni momenti salienti delle serate precedenti del Festival. Questo permetterà al Festival di diventare esso stesso parte di un luogo specifico sulla mappa di Veronetta e luogo vivo di suoni e parole.
L’installazione sarà “visitabile” anche la mattina di sabato 15.
Presentazione del film “Negus” dialoghi
con Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, registi) Matteo Lucchetti (curatore e storico dell’arte), Jessica Bianchera (Università di Verona), Luca Bochicchio (Università di Verona).
Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi presentano, in dialogo con il curatore Matteo Lucchetti e gli storici dell’arte contemporanea Luca Bochicchio e Jessica Bianchera, un film che è qualcosa di più di un film: un progetto cross-mediale realizzato tra il 2011 e il 2016, che esplora la convergenza di storia, mito e magia attraverso molteplici linguaggi.
Matteo Lucchetti è curatore, storico dell’arte e scrittore. È curatore per le arti e culture contemporanee presso il Museo delle civiltà di Roma. Dal 2011 cura, con Judith Wielander, Visible, progetto di ricerca e sostegno alle pratiche artistiche socialmente impegnate in un contesto globale, di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna, che ha visto la creazione di una collezione immateriale di oltre 200 progetti artistici. È inoltre guest curator per il progetto Pompeii Commitment. Archeological Matters. Ha lavorato come curatore delle mostre e del public program al BAK di Utrecht nel 2017–2018, ed è stato curatore della 16ma Quadriennale di Roma. Tra i progetti curatoriali più recenti, DAAR: Ente di Decolonizzazione - Borgo Rizza, vincitore del Leone d'oro alla Biennale di Venezia.
Negus (2016) cinema
regia di Invernomuto.
Il film parte da un racconto tramandato nella biografia di Invernomuto, un fatto accaduto a Vernasca (PC), paese natale dei due artisti, ed esplora la convergenza di storia, mito e magia attraverso le complesse e contrastanti eredità dell'ultimo imperatore etiope Hailé Selassié I.
In Italia, durante il governo fascista di Mussolini, Selassié fu ritratto come un diavolo nero, giustificando l'invasione dell'Italia in Etiopia. Nello stesso periodo il culto rastafariano stava emergendo in Giamaica e rivendicava Selassié come il loro Dio vivente e il Cristo nero risorto. Negus è alimentato dal vuoto tra queste due realtà inconciliabili. Lee 'Scratch' Perry - padrino della musica dub e architetto dei suoni fondamentali del reggae - assume una doppia presenza nel film: si aggira come un fantasma spirituale sulla Black Ark, il suo ex studio di registrazione a Kingston, in Giamaica, che ha bruciato negli anni '80, e come maestro di una cerimonia rituale del fuoco eseguita in Italia per rievocare lo spirito dell'ultimo imperatore dell'Etiopia. Il film segue una struttura circolare e i suoi luoghi (Italia, Etiopia e Giamaica) sono costantemente mescolati. La sua forma intrecciata insiste sul fatto che le traiettorie delle comunità, delle ideologie e delle mitologie non sono mai vettori unidirezionali, ma esistono sempre nella complessità di infinite retroazioni e ricorsi.
Invernomuto è il nome della personalità artistica generata nel 2003 da Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi. È autore di progetti di ricerca articolati nel tempo e nello spazio, da cui derivano cicli di opere fra loro interconnesse. Nelle sue opere la realtà è osservata secondo principi e interessi documentaristici, ma per restituirne una rappresentazione immaginifica e quasi astratta, che apre a margini di riflessione e interrogazione critici.
sabato 15 giugno
Tracce di Quartiere: Veronetta – Paesaggi sonori spettacoli
Installazione a cura di Polimorfica APS
MOSTRE
Per Speculum. Intelligence and its Double
Tracce di Quartiere: Veronetta – Mostra d’ascolto
Nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese
Polis/City/Città spettacoli
di Babilonia Teatri. Spettacolo itinerante per le vie e i luoghi di Veronetta
Credits
Direzione artistica: Nicola Pasqualicchio
Con la collaborazione di: Luca Bochicchio, Alessandra Cordiano, Olivia Guaraldo, Massimo Natale, Gianluca Solla
Coordinamento: Tiziana Cavallo e Francesca Scarazzato
Ufficio Stampa: Elisa Innocenti
Social Media: Giovanni Cerutti
Pagina web: Paolo Rucci
Veronetta Contemporanea 2024 è gemellata con:
Ingresso libero e gratuito
fino a esaurimento posti (dove non altrimenti indicato).
Durante il festival saranno presenti un punto ristoro e, in alcune serate, un angolo libri
in collaborazione con Pagina Dodici Libreria .
Galleria fotografica
Le foto degli eventi saranno disponibili su Fickr:https://flic.kr/s/aHBqjBtFtP